La Manovra Monti, con un decreto legge ( D.L. n. 212 del 22 dicembre 2012) estremamente confusionario e scritto male ( si veda la normativa dettata sullo sdebita mento dei debitori non soggetti a procedure concorsuali),  sembra inaugurare una epoca  nera per uno   Stato di Diritto quale è sempre stata l’Italia.  Con la scusa della crisi e del governo tecnico ( fatto da professori  con le facce pulite e non più da imprenditori gaudenti e  libertini ) si stanno facendo passare principi aberranti, quali quello che scoraggiando in ogni modo i cittadini ad adire la magistratura per difendere i propri diritti si possa  contenere il costo della giustizia. E ciò in palese  violazione dell’art. 24 della Costituzione secondo cui : “ Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi. La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento(..)”

Ma veniamo al decreto.      

L’articolo 13 del Decreto legge 22 dicembre 2011, numero 212 (recante “Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile“, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle leggi dello Stato, numero 297 del 22 dicembre 2011), modificainfattil’articolo 91 del Codice di procedura civile, ed afferma :  «Nelle cause previste dall’articolo 82, primo comma, le spese, competenze ed onorari liquidati dal giudice non possono superare il valore della domanda».

Ciò sta a significare che nelle cause il cui valore non eccede € 1.000,00 ( che poi sono per lo più le cause che riguardano i consumatori ed i cittadini vessati da multe illegittime), le spese e gli onorari degli avvocati liquidati dal giudice in caso di vittoria non potranno superare il valore della domanda. Ora , se si tiene presente che il contributo unificato delle cause fino ad € 1100 è di € 37,00 ai cui vanno aggiunti 8,00 euro di diritti di cancelleria più le spese di richiesta copie o di notifica pari all’incirca ad € 20-30,00, per un totale di circa € 65-75,00, ciò significa  che per le cause aventi tale valore di € 65-75,00 o poco più ( si pensi proprio alle multe o alle azioni di garanzia contro i venditori per  prodotti difettosi),  in caso di vittoria potranno essere liquidate solo le spese !
E i compensi degli avvocati ?  Chi li paga?
E’ ovvio dunque che   le  cause di basso importo o i cittadini se le fanno da soli - come d’altronde prevede l’art. 6 dello stesso aberrante decreto che infatti aumenta ad €. 1000,00 il valore delle cause in cui è consentito difendersi da soli senza l’assistenza tecnica di un avvocato-  o, come è più ovvio, non le fanno affatto.  

A discapito del loro sacrosanto diritto costituzionale alla difesa dei propri diritti dinanzi a tutte le Autorità Giudiziarie. E soprattutto, alla  faccia dello Stato di Diritto.

Fortunatamente è ovvia la incostituzionalità di tale decreto:  il diritto alla difesa tecnica è previsto in Costituzione , e una legge ordinaria non può   consentirne la limitazione. Ci si augura  dunque che tale norma venga modificata in sede di conversione del decreto legge. Altrimenti, credo anzi spero,  fioccheranno le eccezioni di incostituzioncati di tutta Italia.