Come si fa a non pagare le tasse sui canoni di locazione non percepiti a causa di un inquilino moroso? E’ necessario avviare una procedura di sfratto per morosità.
 Quando si ha la disponibilità di un immobile spesso si decide di metterlo a reddito concedendolo in locazione.Come noto, gli importi di cui ai canoni di locazione costituiscono una fonte di reddito e pertanto su detti importi vengono pagate le tasse secondo le aliquote e gli scaglioni Irpef relativi al reddito del contribuente oppure secondo il regime fiscale della “cedolare secca” applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.
 Se però l’inquilino è moroso e non paga l’affitto non si smettono di pagare automaticamente le tasse sui canoni di locazione non percepiti per effetto della sola morosità.L’unico modo evitare di pagare le tasse sugli importi non percepiti è avviare un procedimento giudiziale di convalida di sfratto tramite un avvocato esperto in sfratti.
Solo con l’ordinanza di convalida di sfratto – che è il provvedimento conclusivo del procedimento giudiziale – il Giudice dichiara la risoluzione del contratto e, pertanto, solo da quel momento non si pagano più le tasse sui canoni di locazione non incassati, alla luce dell’irrilevanza reddituale dei canoni non percepiti. Quanto poi alle eventuali tasse già pagate su canoni non percepiti la legge attribuisce un credito di imposta.
Quanto sopra è previsto dall’ art. 26 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (D.P.R. n. 917/1986, alla luce delle modifiche di cui all’  articolo 8, comma 5, della L. n. 413/1998) secondo cui: “I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore. Per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti come da accertamento avvenuto nell’ ambito del procedimento giurisdizionale di convalida sfratto per morosità è riconosciuto un credito di imposta di pari ammontare”.
Appena un inquilino inizia a non pagare l’affitto conviene quindi contattare immediatamente un avvocato esperto in sfratti per una valutazione della situazione e per dar corso all’ avvio del procedimento di sfratto per morosità, sia per avere nel più breve tempo possibile la liberazione dell’immobile, sia per non pagare più le tasse su somme mai incassate.
Se si aspetta che un inquilino moroso lasci spontaneamente l’immobile, senza procedere con lo sfratto per morosità, si rischia di subire un triplice danno: non si incassano i canoni; l’immobile concesso in locazione è immobilizzato senza produrre reddito; si pagano le tasse sui canoni non percepiti.
Se quindi il tuo inquilino non paga l’affitto, è consigliabile procedere subito con lo sfratto per morosità per non pagare le tasse sui canoni non percepiti.