E' sato recentemente pubblicato, da parte della Commissione Europea, il codice dei diritti online vigeti nella Unione Europea.
Il codice si divide in tre distinte sezioni. Nella prima, vengono disciplinati i diritti ed i principi applicabili all'accesso ed all'uso dei servizi online. In particolare, la normativa si concentra su aspetti quali l'accesso a reti e servizi di comunicazioni elettronica, l'accesso ai servizi e alle applicazioni scelti dall’utente, la non discriminazione nell’accesso ai servizi forniti online, la protezione della vita privata, protezione dei dati personali e sicurezza.
La seconda sezione si occupa dei diritti e principi applicabili all’acquisto di prodotti o servizi online quali: informazioni prima della conclusione di un contratto online, informazioni contrattuali chiare, complete e fornite entro i termini, condizioni contrattuali eque, protezione contro le pratiche abusive, consegna di prodotti e servizi senza difetti a tempo debito, recesso da un contratto.
La terza ed ultima sezione disciplina i diritti e principi a tutela dell’utente in caso di controversia, e cioè l'accesso alla giustizia e la risoluzione delle controversie.
Il codice costituisce una raccolta dei diritti e dei principi di base sanciti nel diritto
dell’Unione a tutela dei cittadini che accedono online a reti e servizi e durante l’uso di tali
reti e servizi.
L’insieme di tali diritti e principi non è sempre facile da capire perché si tratta di diritti e
principi che non si applicano esclusivamente nell’ambiente digitale e sono sparsi in varie
direttive, regolamenti e convenzioni nei settori delle comunicazioni elettroniche, del
commercio elettronico e della protezione del consumatore. Inoltre, in molti casi questi
diritti e principi sono soggetti ad un’armonizzazione minima, il che significa che gli Stati
membri possono andare oltre le norme minime previste dal diritto dell’Unione. Di
conseguenza, alcuni Stati membri potrebbero avere introdotto livelli di protezione più
elevati di quelli previsti dalle direttive dell’UE all’atto del loro recepimento nel diritto
nazionale. Così avviene, ad esempio, per alcuni aspetti della legislazione in materia di
protezione del consumatore.
Sebbene la maggior parte dei diritti in parola non sia nuova di per sé, è possibile che a
causa della complessità del quadro giuridico molti consumatori online non ne siano a
conoscenza. È proprio questo il motivo che ci ha indotti a compilare questo codice:
rendere i cittadini consapevoli dei loro diritti e dei principi minimi riconosciuti dal diritto
dell’Unione quando si collegano a internet, mentre si trovano online e quando acquistano
e consumano servizi online.
Il codice non crea diritti nuovi, ma si limita a presentare una raccolta di diritti e
principi vigenti.
Il codice non si applica in quanto tale, perché i diritti e i principi particolari che descrive si
applicano in virtù dello strumento giuridico che li ha istituiti.