bollo auto 2017
Bollo auto: cos’è?

Il bollo auto, spesso definito anche come tassa automobilistica, è un tributo regionale il cui versamento spetta a tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico (Pra). Il bollo deve perciò essere pagato annualmente da chi risulta proprietario di una o più automobili, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno. Proprio per questo motivo non c’è più alcun obbligo di tenere in auto la ricevuta di pagamento: basta conservarla a casa insieme agli altri documenti della macchina, in quanto potrà servire per provare il pagamento della tassa nell’ipotesi in cui ricevessimo una richiesta dall’Agenzia delle Entrate.
Bollo auto: quando pagarlo?
Il bollo auto è scaduto a dicembre 2016. Ciò vuol dire che entro il 31 gennaio 2017 bisogna provvedere al rinnovo, attraverso la modalità più comoda e adatta alle proprie esigenze: la tassa può essere pagata presso le Agenzie Aci e gli istituti autorizzati ma anche online tramite i servizi di internet banking, Poste Italiane, Telebollo e Bollonet. Se non ci si trova nel proprio luogo di residenza, niente, paura: oltre che su internet, lo si può pagare in qualsiasi punto di riscossione presente sul territorio italiano.
Nel caso in cui non si rispetti la data di scadenza fissata, si potrà rimediare, ma saranno previste sanzioni. Prima si provvederà al pagamento e minori saranno gli interessi. Ricordiamo che il bollo auto deve essere pagato una volta l’anno, entro il mese successivo alla scadenza contenuta nella ricevuta di pagamento. In particolare, le principali scadenze del bollo si riferiscono ai mesi di:
  • aprile, agosto e dicembre per il bollo auto,
  • gennaio e luglio per il bollo moto,
  • gennaio, maggio e settembre per il bollo veicoli commerciali adibiti al trasporto merci.
Nel dettaglio:
SCADENZA       QUANDO EFFETTUARE IL PAGAMENTO
Dicembre 2016  1 – 31 Gennaio 2017
Gennaio 2017     1 – 28 Febbraio 2017
Aprile 2017         1 – 31 Maggio 2017
Maggio 2017       1 – 30 Giugno 2017
Luglio 2017         1 – 31 Agosto 2017
Agosto 2017        1 Settembre 2017 – 2 Ottobre 2017
Settembre 2017  1 – 31 Ottobre 2017
Dicembre 2017   1 – 31 Gennaio 2018

Come già spiegato in Che succede a non pagare il bollo auto?, se il pagamento avviene con un ritardo di non oltre un anno, si può ricorrere al cosiddetto ravvedimento operoso: si tratta di uno strumento utile per mettersi in regola versando una somma ridotta delle sanzioni. Dopo, invece, il decorso di 12 mesi non c’è più possibilità di usarlo e, anzi, è verosimile che giunga la cartella di pagamento.
Bollo auto: come si paga? 
Come anticipato vi sono diverse modalità di pagamento:
  • sportello Poste Italiane: presso un ufficio postale tramite l’apposito bollettino, con una commissione di 1,50 euro;
  • tabacchi convenzionati con banca Itp o quelli aderenti al circuito Lottomatica, con una commissione di 1,87 euro. In questo caso bisognerà compilare la Scheda A nel caso di autovetture ed autoveicoli ad uso promiscuo per i quali la tassa va pagata in misura piena e la Scheda B per autoveicoli ed autovetture che beneficiano di un particolare trattamento fiscale (ad esempio, i taxi) e per gli altri veicoli (ad esempio, autobus, autocarri, rimorchi, ciclomotori, ecc.);
  • delegazioni Aci.
Bollo auto: quanto costa?
Dal 1999 la competenza in materia di tasse automobilistiche è passata dal ministero delle Finanze alle Regioni a statuto ordinario e alle Province autonome di Bolzano e Trento (che possono alzare le tariffe base fino al 10% all’anno, stabilendo esenzioni o agevolazioni particolari per tipologie di veicoli o di alimentazioni). Ciò significa che il calcolo del costo del bollo auto dipenderà dalle regione e dalle province autonome, facendo riferimento alla normativa comunitaria sulle emissioni inquinanti e alla classe in cui rientra la propria auto (Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5), moltiplicando il valore corrispondente per i kilowatt dell’auto (o dei cavalli nel caso di auto vecchie nel cui libretto di circolazione sia riportata la potenza massima in cavalli).
Un servizio valido per calcolare i costi del bollo gratuitamente è quello offerto da Calcolo costo che mette a disposizione un tool in cui, inserendo solo i dati del proprio mezzo (anno di immatricolazione, tipo di veicolo, regione, ecc…), fornisce in automatico le cifre da versare, anche relativamente al superbollo, l’addizionale prevista sulla tassa automobilistica. Un servizio – quest’ultimo – che non è possibile altrimenti trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Praticità e rapidità fanno di Calcolo Costo uno strumento gettonato dagli utenti che, con pochi click, possono avere, in modo veloce, gratuito ed estremamente facile, le informazioni che cercano.

Bollo auto: esenzioni
Per i veicoli elettrici è prevista una agevolazione temporanea, cioè limitata a 5 anni, che prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Passati i 5 anni, comunque, la base imponibile sulla quale calcolare il bollo è decurtata del 25%.
Per i veicoli ad alimentazione Gpl, invece, è prevista una riduzione del 25% del bollo auto; in alcune Regioni vigono agevolazioni fiscali identiche a quelle previste per i veicoli elettrici.
Riduzioni fiscali anche in base alla finalità di utilizzo del veicolo:
  • per auto destinate alla scuola guida: bollo auto solo sul 60% dell’imponibile (meno 40%)
  • per veicoli destinati al trasporto di prodotti, come ad esempio carni e immondizia: riduzione del 50%.
Agevolazioni previste anche in base all’utilizzatore: si prevedono per legge quelle relative agli autoveicoli in dotazione alle Forze Armate, agli autocarri dei pompieri, ai motoscafi destinati alla pesca marittima ed alle macchine del Presidente della Repubblica o di coloro che sono impiegati nei consolati o che svolgono azioni consolari. Stesso discorso per i soggetti diversamente abili, per le motocarrozzine, per le macchine elettriche e i motocicli leggeri utilizzati da invalidi o mutilati. Esenti dal bollo anche motoveicoli ed autoveicoli con cilindrata fino a 2000 centimetri cubici con motore a benzina e fino a 2800 centimetri cubici se alimentati a diesel, utilizzati da soggetti con ridotte o impedite capacità motorie, sordomuti o non vendenti, ma anche ceduti a soggetti familiari di cui gli stessi sono a carico. Esenti anche i veicoli destinati alle missioni umanitarie per il trasporto di persone che hanno bisogno di cure mediche. Per le ambulanze, l’esenzione del bollo dipende dalla regione di appartenenza.