(altroconsumo.it) La richiesta di Altroconsumo, unita a quella di altre associazioni di consumatori, ha sortito gli effetti sperati. Tutte i clienti che avevano acquistato mobili da Aiazzone ed Emmelunga, fallite come la società che le aveva successivamente rilevate (Panmedia) non dovranno pagare altre rate alla Fiditalia, finanziaria a cui avevano chiesto un prestito, e avranno indietro quanto già corrisposto. È bastato applicare il decreto legislativo 141/2010 per evitare che l’esborso di denaro proseguisse, in molti casi senza che gli acquirenti abbiano mai ricevuto la merce acquistata. Secondo la legge, se il bene comperato non arriva, arriva solo in parte o è difettato, il cliente che ha messo in mora senza soddisfazione chi glielo ha venduto, obbligandolo a sottoscrivere un prestito, ha diritto alla risoluzione del credito. Lettera in arrivo Fiditalia ha approvato il piano per la restituzione delle rate già pagate, per i casi di mancata consegna totale delle merci: si tratta di 1968 clienti per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni la finanziaria invierà loro una lettera in cui sarà comunicata la restituzione delle rate già pagate. In allegato, poi, un modulo da inviare a Fiditalia, in cui indicare il codice Iban del conto corrente su cui accreditare la somma. Se i mobili sono arrivati (in parte) Novità potrebbero presto arrivare anche per i 454 consumatori che hanno ricevuto una consegna parziale. Nei mesi scorsi abbiamo inviato a Fiditalia tutta la documentazione dei casi segnalati ad Altroconsumo in modo che la finanziaria potesse valutare come fosse avvenuta la consegna e dunque formulare una riduzione del prestito, stabilito sulla base del valore della merce effettivamente consegnata dai mobilifici. A breve Fiditalia proporrà il rimborso forfettario del 10% del prestito oppure la riduzione dello stesso sulla base di valida documentazione. Meno tutele per chi ha pagato in contanti Persiste, invece, il problema per chi ha pagato i mobili in contanti, in tutto o in parte. E non li ha ricevuto (o solo una parte). Per loro l’unica possibilità era l’insinuazione al passivo. L’udienza di verifica del passivo è avvenuta lo scorso 20 ottobre per il fallimento della società Aiazzone, ma tra i 2.090 creditori che si sono iscritti al fallimento della società (passivo di 51 milioni di euro) sarà data la priorità ai 630 dipendenti e, a seguire, fornitori e artigiani. Per ultimi resteranno i clienti. Chi aveva acquistato da Emmelunga dovrà attendere il 27 gennaio, data in cui è stata fissata l’udienza di convalida del passivo.
Fallimento Aiazzone e Emmelunga: STOP ALLE RATE (da Altroconsumo)
I clienti non dovranno pagare più le rate. La richiesta di Altroconsumo, unita a quella di altre associazioni di consumatori, ha sortito gli effetti sperati. È bastato applicare il decreto legislativo 141/2010 per evitare che l'esborso di denaro proseguisse, in molti casi senza che gli acquirenti abbiano mai ricevuto la merce acquistata
Avv. Prof. Antonio Ruggiero
di Varese, VA
Letto 1428 volte dal 10/11/2011
(altroconsumo.it) La richiesta di Altroconsumo, unita a quella di altre associazioni di consumatori, ha sortito gli effetti sperati. Tutte i clienti che avevano acquistato mobili da Aiazzone ed Emmelunga, fallite come la società che le aveva successivamente rilevate (Panmedia) non dovranno pagare altre rate alla Fiditalia, finanziaria a cui avevano chiesto un prestito, e avranno indietro quanto già corrisposto. È bastato applicare il decreto legislativo 141/2010 per evitare che l’esborso di denaro proseguisse, in molti casi senza che gli acquirenti abbiano mai ricevuto la merce acquistata. Secondo la legge, se il bene comperato non arriva, arriva solo in parte o è difettato, il cliente che ha messo in mora senza soddisfazione chi glielo ha venduto, obbligandolo a sottoscrivere un prestito, ha diritto alla risoluzione del credito. Lettera in arrivo Fiditalia ha approvato il piano per la restituzione delle rate già pagate, per i casi di mancata consegna totale delle merci: si tratta di 1968 clienti per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni la finanziaria invierà loro una lettera in cui sarà comunicata la restituzione delle rate già pagate. In allegato, poi, un modulo da inviare a Fiditalia, in cui indicare il codice Iban del conto corrente su cui accreditare la somma. Se i mobili sono arrivati (in parte) Novità potrebbero presto arrivare anche per i 454 consumatori che hanno ricevuto una consegna parziale. Nei mesi scorsi abbiamo inviato a Fiditalia tutta la documentazione dei casi segnalati ad Altroconsumo in modo che la finanziaria potesse valutare come fosse avvenuta la consegna e dunque formulare una riduzione del prestito, stabilito sulla base del valore della merce effettivamente consegnata dai mobilifici. A breve Fiditalia proporrà il rimborso forfettario del 10% del prestito oppure la riduzione dello stesso sulla base di valida documentazione. Meno tutele per chi ha pagato in contanti Persiste, invece, il problema per chi ha pagato i mobili in contanti, in tutto o in parte. E non li ha ricevuto (o solo una parte). Per loro l’unica possibilità era l’insinuazione al passivo. L’udienza di verifica del passivo è avvenuta lo scorso 20 ottobre per il fallimento della società Aiazzone, ma tra i 2.090 creditori che si sono iscritti al fallimento della società (passivo di 51 milioni di euro) sarà data la priorità ai 630 dipendenti e, a seguire, fornitori e artigiani. Per ultimi resteranno i clienti. Chi aveva acquistato da Emmelunga dovrà attendere il 27 gennaio, data in cui è stata fissata l’udienza di convalida del passivo.
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