Via libera al mantenimento diretto del figlio che passa metà tempo con entrambi i genitori, in un regime di affido condiviso autentico. E' quanto ha disposto il tribunale di Perugia, con un innovativo provvedimento, a fortiori considerato il giudizio contenzioso e non consensuale tra i genitori, che si muove verso l'applicazione effettiva dei dettami della legge sull'affido condiviso. "Due genitori (lei ostetrica, lui impiegato con redditi simili) con un bambino di 10 anni. Quindi una coppia come tante che, dopo una ventina di anni di relazione, decide di lasciarsi. E, non trovando una soluzione condivisa, si rivolge al Tribunale.
ribunale di Perugia che, con un primo provvedimento provvisorio, colloca prevalentemente, come avviene di solito, il bambino presso la madre obbligando quindi il padre all'assegno di mantenimento (300 euro, nel caso di specie).
Nel corso del giudizio, tuttavia, è il bambino stesso a manifestare il desiderio di una maggiore permanenza presso la casa del padre (distante solo un paio di km da quella materna).
Il Tribunale di Perugia, orbene, con provvedimento definitivo del 01/09/21, dispone il collocamento del bambino presso il padre e la madre secondo tempistiche paritarie.
Ma v'è di più. Lo stesso Tribunale, alla luce delle suddette tempisticheparitarie di permanenza presso ciascun genitore ed in considerazione dei redditi di costoro pressochè omogenei, revoca il mantenimento a carico del padre disponendo il cosiddetto mantenimento diretto: ovverosia ciascun genitore, nel periodo di permanenza del bambino presso di sè, provvede a tutto l'occorrente senza pagare nessun assegno all'altro". La pronuncia del Tribunale di Perugia ha portata rilevante in quanto si colloca all'interno di un procedimento contenzioso.
Infatti, di norma, il collocamento paripatetico con mantenimento diretto si è visto perlopiù in separazioni consensuali poi regolarmente omologate dal Tribunale. La decisione del Tribunale di Perugia è invece avvenuta in un giudizio contenzioso ed ha quindi una portata sicuramente innovativa e può costituire un importante precedente per casi simili.
L'iter logico-giuridico seguito dal Tribunale di Perugia è stato:
1) il bambino desidera stare anche con il padre
2) Il padre ha la disponibilità ad accoglierlo
3) le case dei genitori sono vicine
4) parità redditi
Conseguenza: affido paripatetico e mantenimento diretto.
Si spera che quindi questa pronuncia apra la strada, anche nei giudizi contenziosi, laddove sussistano le condizioni, all'effettiva applicazione dell'affidamento congiunto anche attraverso tempi paripatetici, in modo da consentire sia ai genitori e sia ai minori un rapporto continuativo e profondo.