In Marocco non esiste, come nell'ordinamento giuridico italiano la separazione (giudiziale o consensuale), ma le parti che decidono di porre fine al loro rapporto ,possono direttamente chiedere il divorzio secondo il diritto di famiglia marocchino. 
I coniugi possono scegliere tra due opzioni: 
- divorziare secondo la legge marocchina (dai 60 gg se divorzio consensuale ai 6 mesi se giudiziale o in presenza di figli)
- strada piu' lunga in italia davanti al Tribunale, applicando il diritto di famiglia italiano o in alternativa,  possono chiedere al giudice di applicare la legge marocchina(quindi chiedere di ottenere una pronuncia del giudice sul divorzio direttamente senza procedere  prima alla separazione.)

DIVORZIO DAVANTI AL CONSOLATO TRA COPPIE MISTE

Compilando un apposito Formulario sottoscritto da entrambi i coniugi, indicando i nomi dei figli e il timbro del consolato, al quale viene apposta la dicitura “questo documento non ha alcun valore legale per le autorità italiane.
Quindi
non è un certificato di divorzio, ma serve solo al fine di avviare la procedura di divorzio presso i competenti tribunali di famiglia in Marocco”.

Tale certificato ha una validità limitata a tre mesi dalla sua sottoscrizione e permette di divorziare definitivamente in Marocco.

Poi una volta ottenuta la sentenza di divorzio in marocco è possibile chiedere il riconoscimento  della sentenza in Italia (senza ricorrere al giudice ma solo in comune) poiché ai sensi dell’ art. 64 legge 218/95 vi è il riconoscimento automatico della sentenza.
 
Se uno dei due coniugi possiede la nazionalità italiana, questo ha la facoltà di scegliere la legge applicabile tra quella italiana o marocchina, in linea con la norma di diritto internazionale privato che disciplina la separazione e il divorzio applicando la legge nazionale comune dei coniugi al momento della domanda di separazione o di scioglimento del matrimonio
. In mancanza, si applica la legge dello stato nel quale la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata (art. 31 l. 218/95).

Se la procedura di divorzio viene avviata dinanzi al giudice italiano, la legge marocchina deve  essere valutata nel processo secondo i criteri interpretativi propri del paese di origine, rispettando così le diversità culturali e religiose.
 
Se c’è già un provvedimento di DIVORZIO  parte del giudice marocchino, è possibile:

  1. chiedere al giudice italiano un’ AZIONE DI MODIFICA delle condizioni di divorzio, in senso più favorevole alla parte “debole”, ad esempio nel caso in cui la sentenza marocchina non garantisca l’ interesse superiore del minore (per quanto concerne il diritto agli alimenti).
  2. Se  sussistano i presupposti, promuovere una NUOVA AZIONE DI DIVORZIO dinanzi al giudice italiano, - previo accertamento dinanzi alla Corte d’ Appello dell’ incompatibilità della precedente sentenza marocchina con i valori fondamentali del nostro ordinamento giuridico nazionale (quali contrarietà all’ ordine pubblico italiano).