La nuova separazione breve 2015 senza Tribunale è la possibilità per i coniugi di separarsi in modo più semplice e veloce grazie alla negoziazione assistita di un avvocato. Ovviamente, tale possibilità può essere utilizzata solo se la separazione è consensuale e anche se ci sono figli minorenni, figli con handicap, oppure, maggiorenni non ancora autosufficienti sul piano economico.
 
La separazione dei coniugi:
La separazione dei coniugi è un atto formale a cui marito e moglie ricorrono quando sono presenti cause interne o esterne alla coppia tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio alla educazione della prole.
Bisogna comunque dire che quando I coniugi decidono quindi di separarsi, tale atto ha non è definitivo come avviene con il divorzio ma temporaneo, per cui marito e moglie possono riconciliarsi in qualsiasi momento. Ciò è dovuto al fatto che secondo il nostro Codice Civile, la separazione dei coniugi non fa cessare il matrimonio né lo status giuridico di coniuge ma solo gli obblighi contratti dalla coppia con il matrimonio, ovvero, la convivenza sotto lo stesso tetto, la comunione dei beni e l'obbligo di fedeltà reciproco. Gli altri obblighi che riguardano invece i rapporti economici fra i coniugi e con i figli minori, con disabilità o maggiorenni conviventi ma non economicamente autosufficienti, rimangono anche dopo la separazione.
 
Legge Separazione breve e divorzi brevi tra coniugi 2015:
Il decreto legge separazione breve e divorzio breve n. 132/14 sulla semplificazione della giustizia civile, è stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale, ed entrerà in vigore circa un mese dopo la conversione della legge ma per quanto riguarda la separazione e il divorzio breve, le disposizioni sono immediate. Ma esattamente in cosa consiste la semplificazione? Consiste nella possibilità per i coniugi di potersi separare e divorziare o cambiare le condizioni precedentemente fissate, senza andare in Tribunale, con un notevole risparmio di tempo e denaro, ricorrendo alla negoziazione assistita di un avvocato.
La negoziazione assistita separazione divorzio breve, può essere utilizzata solo se la decisione di cessare il matrimonio è consensuale tra i coniugi  anche se vi sono figli minorenni, portatori di handicap o non autosufficienti dal punto di vista economico. Quindi la separazione breve non può essere utilizzata, laddove vi siano decisioni circa l'affidamento e l'assegno di mantenimento dei figli.
Attenzione: la riforma sulla separazione breve non interviene a modificare i tempi della separazione, che rimangono ancora a 3 anni per poter chiedere il divorzio, ma si limita ad introdurre i due aspetti che riepiloghiamo di seguito:
1) Possibilità di avvalersi della negoziazione assistita anche per separazioni, divorzi e cambiamento delle condizioni degli stessi. L’accordo raggiunto sostituisce i provvedimenti giudiziali in materia. 
2) Richiesta congiunta dei coniugi di separazione, scioglimento del matrimonio o di cambiamento delle condizioni di separazione e divorzio. La domanda va presentata e redatta davanti ad un ufficiale di stato civile. 
 
Come funziona la negoziazione assistita?
Come funziona la separazione breve tra coniugi? Nel nuovo decreto legge separazione breve si parla di negoziazione assistita come strumento di accordo tra le parti nei provvedimenti giudiziali in materia. Tale negoziazione, offre ai coniugi l'opportunità di separarsi o divorziare, oppure, di cambiare le condizioni di separazione e divorzio senza l'obbligo di presentarsi in Tribunale con un avvocato per discutere la causa. Infatti, ai coniugi basterà rivolgersi ad un avvocato che redigerà un accordo tra le parti che definisca i regolamenti la separazione o il divorzio. L'accordo una volta sottoscritto dai coniugi con firma autenticata dall’avvocato stesso, verrà inviato in copia autenticata sempre dall'avvocato, al Comune in cui il matrimonio è stato celebrato e trascritto nel caso di matrimonio religioso o iscritto in caso di matrimonio civile entro 10 giorni dalla sottoscrizione. 
La negoziazione assistita separazione breve o divorzio, può essere richiesta anche agli ufficiali di stato civile, che si occuperanno di redigere, sottoscrivere e trasmettere l'accordo. Questo tipo di accordi però a differenza di quella effettuati avvalendosi di un avvocato, non potranno contenere patti di trasferimento patrimoniale. Questa eventualità però non è ancora operativa, ed è rimandata decorsi 30 giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione del decreto. 
 
Esenzione imposta di bollo, di registro e tasse 
Sulla base dei chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 65/E del 16 luglio 2015, i coniugi che si avvalgono della negoziazione assistita per la separazione breve e di divorzio breve, sono esenti dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa, al pari dei procedimenti giudiziali di separazione e di divorzio per i quali è già prevista la suddetta agevolazione .
 
Quando è possibile separarsi con la separazione breve? Requisiti:
I coniugi possono decidere di separarsi con la separazione breve mediante la negoziazione assistita, quando sussistono specifici requisiti che sono:
  • Separazione consensuale tra i coniugi che si ha quando marito e moglie decidono di separarsi di comune accordo senza rivolgersi ad un Tribunale Civile per dimostrare le proprie ragioni (separazione giudiziale).
  • In sede di conversione di legge, è stata ammessa la seperazione breve anche in presenza di Figli minorenni, figli con handicap o figli maggiorenni. In questo caso, ci sarà la supervisione del Pubblico Ministero a tutela degli interessi del minore.
In presenza di questi requisiti, la coppia può quindi avvalersi della separazione o divorzio bene, oppure, rinegoziare gli accordi precedentemente sottoscritti, rivolgendosi ad un avvocato che comunque non è obbligatorio. Infatti, la negoziazione assistita che non è altro che un accordo formalizzato e ufficiale tra le parti, potrà essere formalizzata anche davanti un ufficiale di stato civile, questo però solo a 30 giorni dalla pubblicazione della Legge di conversione che al momento non è stata ancora trattata dal Governo Renzi.