Unionenazionaleconsumatori Torre del Greco Costa Concordia: passeggeri alle prese con accordi, cause e class action
Accordi stragiudiziali, cause, class action. I naufraghi della Costa Concordia hanno dinanzi a sé la possibilità di veder tutelati i propri diritti in diversi modi. A fare chiarezza sui diversi strumenti per farli valere è la Confconsumatori che in un vademecum destinato ai passeggeri ha cercato di fare luce sui possibili scenari chiarendo innanzitutto la differenza tra i “danni alle cose” e “alle persone”.Oltre al rimborso integrale del biglietto, il passeggero ha diritto al risarcimento dei danni subiti per la distruzione e/o smarrimento dei beni personali che aveva con sé, compresoil denaro, i gioielli e i documenti personali. È necessario quindi redigere un apposito elenco con l’indicazione del valore dei beni. E’ necessario elencare anche le spese che i turisti hanno dovuto sostenere autonomamente per rientrare nelle proprie residenze. È importante conservare il contratto di viaggio e qualsiasi altro documento ad esso collegato, nonché le ricevute di tutte le spese che sono state effettuate a qualsiasi titolo. Anche i dipendenti imbarcati sulla Costa Concordia hanno diritto ad essere risarciti dei danni patrimoniali subiti, purchè possano dimostrarli.

Chi ha subito lesioni personali (danno biologico) nel naufragio o durante le operazioni di salvataggio, ha diritto al risarcimento. Infine, tutti i passeggeri, a prescindere dagli eventuali danni alla salute, hanno diritto al risarcimento dei danni morali e a quelli da vacanza rovinata.

Secondo Confconsumatori “per quantificare i danni in maniera corretta ed equa, occorre attendere almeno sino a quando non saranno accertate le responsabilità dei singoli e della società Costa Crociere. Il risarcimento, infatti, cambia a seconda della natura delle responsabilità che saranno accertate e dello stress subito dalla persona. Va tenuto presente che, spesso, i disturbi a livello psicologico sono diagnosticabili a distanza di tempo”.

LETTERA DI RISARCIMENTO – È il primo passo, obbligatorio, per tutte le persone coinvolte nel naufragio. Occorre inviare immediatamente a Costa Crociere una raccomandata a/r per formalizzare la richiesta di risarcimento. Sul sito www.confconsumatori.it sono disponibili modelli di lettera da personalizzare, anche in lingua inglese: per scaricarli clicca QUI. È opportuno allegare alla lettera l’elenco di quanto è andato perduto, con il valore corrispondente; una copia delle ricevute di spesa; le certificazioni mediche di cui si è già in possesso, ecc.

L’ACCORDO STRAGIUDIZIALE DI ASTOI – Il 26 gennaio 2012 Costa Crociere S.p.A. e diverse associazioni dei consumatori firmatarie (Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Ctcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) hanno sottoscritto un accordo per il risarcimento dei danni patiti dai passeggeri naufraghi della nave Costa Concordia. Cliccando QUI è possibile scaricare il testo. Costa Crociere ha messo a disposizione un indirizzo e-mail (rimborsiconcordia@costa.it) ed un numero per le informazioni (848 505050).

IL PROCESSO PENALE – Confconsumatori ha presentato istanza di costituzione di parte offesa nel processo penale contro il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino e Ciro Ambrosio, primo ufficiale di plancia. L’associazione ritiene, infatti, che il naufragio abbia arrecato danni di rilevanza importantissima al turismo italiano e alla credibilità della sicurezza marittima. Gravissimo anche il possibile pregiudizio all’ambiente, in particolare all’arcipelago toscano.

Il prossimo appuntamento sarà l’incidente probatorio, fissato il 3 marzo 2012: Confconsumatori parteciperà, come parte offesa, all’acquisizione dei dati della scatola nera, la prova prima del processo.

LA PROPOSTA DI CONFCONSUMATORI – Confconsumatori ha chiesto a Costa Crociere di riaprire il Tavolo di trattativa non solo con tutte le associazioni italiane dei consumatori, ma allargato anche alle associazioni dei paesi di provenienza dei passeggeri. L’auspicio è quello di dar vita a un tavolo unitario e di determinare criteri oggettivi generali e trasparenti per rimborsare e risarcire i passeggeri coinvolti ed esperire la conciliazione caso per caso. Se la Società Costa Crociere rifiuterà la soluzione in via stragiudiziale, Confconsumatori assisterà i passeggeri nelle cause civili per ottenere il risarcimento dei danni. 

CAUSE CIVILI – Sono molti i passeggeri che hanno già chiesto assistenza legale a Confconsumatori. La presentazione dei ricorsi alla Magistratura avrà inizio dopo che sarà chiaro il quadro delle responsabilità.

LA CLASS ACTION – Confconsumatori non avvierà alcuna Class Action ritenendo più appropriato il ricorso ad altri mezzi di difesa per il riconoscimento dei diritti dei passeggeri.

CHI NON VUOLE PIÙ PARTIRE – Costa Crociere offre l’opportunità di cancellare senza penali le crociere prenotate prima del drammatico evento, su tutte le proprie rotte, entro oggi (informazione disponibile sul sito di Costa Crociere cliccando QUI).