Una caduta accidentale sui mezzi pubblici o su una strada dissestata. Un tamponamento in auto, con conseguente trauma distorsivo del rachide cervicale. Una malattia di origine professionale. Una sciatalgia da ernia discale dovuta al sollevamento di carichi pesanti nell'esercizio delle proprie mansioni lavorative. Un incidente sul lavoro.

Gli infortuni appena citati rappresentano solo alcuni degli inconvenienti più frequenti con i quali la persona può, improvvisamente, doversi confrontare. Sono situazioni che possono peggiorare la qualità della vita della persona per periodi più o meno lunghi: scenari, quindi, in cui è opportuno che il danneggiato valuti la necessità di un'assistenza legale e sia consapevole che, per ottenere un'efficace tutela dei suoi diritti, è necessaria una costante interfaccia tra l'avvocato e il medico. Le due figure, infatti, lavorano su fronti diversi ma possono convogliare la propria attività in modo tale da coordinare le proprie energie, orientandole verso il bene della persona che ha subito il danno, originando così un vero e proprio circolo virtuoso. Va da sè che il confronto e la comunicazione tra i due professionisti è tanto più fruttifera, quanto più gli stessi sono legati da un vincolo fiduciario tale da consentire loro di lavorare in sintonia.

L'approccio di tipo multidisciplinare ha il pregio di far configurare, a tutto vantaggio del danneggiato, un quadro chiaro, coerente e completo delle lesioni subite e delle conseguenti voci di danno risarcibili.

Il percorso costruttivo che consente all'individuo di incamminarsi verso un efficace ristoro dei danni patiti ha una struttura variabile, i cui componenti mutano a seconda delle singole circostanze di fatto relative all'evento dannoso e alle sue concrete conseguenze. Grazie all'apporto del Dott. Davide Dalla Costa, medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione e Consulente Tecnico di Parte per la stima del danno biologico, si è resa tuttavia possibile l'individuazione di sei passi comuni a qualunque genere di scenario: passi che, pertanto, dovranno essere compiuti da qualsiasi infortunato che si proponga di essere tutelato in modo giuridicamente corretto e scientificamente valido.

1° PASSO: l’individuazione della patologia
Innanzitutto occorre rivolgersi al medico che a seconda dello scenario può essere il medico di Pronto Soccorso dell’ospedale, oppure il medico del lavoro, oppure il medico di Medicina Generale. Normalmente è cura del medico che visita per primo il paziente dare le indicazioni sulla gestione della patologia.

2° PASSO: gli approfondimenti clinici
Dopo il primo trattamento del caso generalmente seguono approfondimenti mediante accertamenti diagnostici, che possono essere forniti da altre figure mediche specialistiche o conseguiti attraverso esami specifici. Questo comporta l’eventualità della presa in carico di medici specialisti in Ortopedia, Neurologia, Medicina del Lavoro, Medicina Interna, Reumatologia, Allergologia ecc. a seconda del quadro clinico presente. Nella quasi totalità dei casi, poi, il paziente viene indirizzato all’attenzione del medico Fisiatra per essere sottoposto a trattamento specifico.

3° PASSO: il programma riabilitativo e i trattamenti terapeutici
Il medico Fisiatra, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, è la figura professionale che ha l’incarico di stilare un Progetto/Programma Riabilitativo. Questo è necessario per l’accesso alle cure ovvero ai trattamenti per il recupero del danno funzionale presente. In particolare i trattamenti possibili sono:
• FARMACOLOGICI
• Applicazione di TERAPIE FISICHE
• FISIOCHINESITERAPICI (“FKT”) ovvero mediante RIEDUCAZIONE MOTORIA
E’ il medico Fisiatra a capo dell’equipe riabilitativa (ovvero l’insieme di altre figure professionali come ad es. il fisioterapista), a stabilire le modalità ed i tempi di tali trattamenti terapeutici.

4° PASSO: la prognosi e la strategia legale
In seguito alla valutazione clinica il medico Fisiatra stila una prognosi e quindi definisce i tempi del recupero, riferendoli utilmente all’avvocato che così è messo in condizione di programmare al meglio la strategia giuridica di tutela della persona.

5° PASSO: le rivalutazioni
Nell’ottica descritta, il medico Fisiatra segue il paziente nel suo percorso mediante rivalutazioni con le quali può:
- indicare un ulteriore proseguimento del trattamento oppure
- indicare la necessità di ulteriori accertamenti clinici (esami o pareri di altri specialisti),oppure
- sospendere la terapia in caso di guarigione.

6° PASSO: la stima del danno biologico
La persona dovrà infine sottoporsi alla valutazione degli eventuali postumi invalidanti conseguenti all’evento lesivo (“stima del danno biologico”): il medico specialista incaricato di stilare la perizia, interfacciandosi costantemente con l’avvocato, verificherà con attenzione la sussistenza di lesioni tali da degradare irreparabilmente l’integrità dello stato di salute fisica della persona e quindi rilascerà un’idonea relazione che, una volta in mano al legale, diverrà un elemento cardine per la richiesta di risarcimento pecuniario da sporgere contro il responsabile civile.


(Si ringrazia il Dott. Dalla Costa per la cortese collaborazione)