Le norme

Il Decreto Legislativo n. 24/2002  ha attuato la Direttiva Europea 1999 / 44 / CE sulla “vendita e le garanzie dei beni di consumo” ed ha introdotto nel Codice Civile gli articoli dal 1519bis al 1519nonies.

Il contenuto della garanzia

L'articolo 1519ter del Codice Civile stabilisce che il venditore ha l’obbligo di consegnare al consumatore (acquirente) “beni conformi al contratto di vendita".

Il successivo articolo 1519quater stabilisce che “il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene”.

Si tratta della cosiddetta "garanzia di conformità", per la quale il venditore è tenuto a garantire che il bene venduto abbia tutte le caratteristiche promesse, indicate nell'etichetta o nella pubblicità.

Il difetto di conformità comprende anche quello dell’installazione quando quest’ultima è compresa nel contratto di vendita ed è stata effettuata dal venditore o sotto la sua responsabilità.

I beni coperti dalla garanzia

La garanzia di conformità riguarda soltanto la vendita di “beni di consumo”.

Sono "beni di consumo" tutti i beni mobili, anche da assemblare.

Sono esclusi:

  • i beni mobili oggetto di vendita forzata disposta dall’Autorità Giudiziaria
  • l’acqua
  • il gas
  • l’energia elettrica

I diritti dell'acquirente

Se il prodotto acquistato non è conforme alle aspettative o è diverso da quello promesso, il compratore può alternativamente:

  1. chiedere la riparazione del bene.  La riparazione deve essere effettuata gratuitamente. Il venditore può rifiutare la riparazione se questa è eccessivamente onerosa (ossia se la spesa supera il valore del prodotto) oppure se è impossibile (ad esempio perchè non sono più reperibili i pezzi di ricambio).
  2. chiedere la sostituzione del bene. La sostituzione è gratuita. Il venditore può rifiutare la sostituzione se questa è impossibile (ad esempio per esurimento delle scorte).

Che succede se la riparazione o la sostituzione sono eccessivamente onerose o impossibili?

In questo caso il compratore può chiedere alternativamente:

  1. la riduzione del prezzo
  2. la risoluzione del contratto (ossia il rimborso del prezzo pagato, restituendo il prodotto difettoso al venditore). La risoluzione non è consentita quando il difetto è di lieve entità.

Il consumatore ha l’obbligo di denunciare al venditore il difetto entro due mesi dalla sua scoperta, pena la decadenza della garanzia.

L’azione di garanzia si prescrive in ventisei mesi dalla consegna del bene.

La durata della garanzia

La garanzia di conformità ha una durata di due anni dal momento dell'acquisto (articolo 1519sexies).

Nel caso di beni usati (ad esempio le auto), le parti possono limitare la durata della garanzia per un periodo di tempo non inferiore ad un anno (articolo 1519octies). In mancanza di un accordo in tal senso, resta valida la garanzia di due anni.

La garanzia per i beni usati è prestata tendendo conto delle loro condizioni al momento dell'acquisto. È opportuno, quindi, farsi rilasciare lo stato di manutenzione del prodotto usato.