.Il convegno è stato organizzato nell'ambito del Master di II livello in Diritto dell'ambiente della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza", e moderato dal Direttore del Master, Prof. Avv. Angelo Lalli .
L’evento ha avuto lo scopo di analizzare la situazione dei beni costituenti il demanio marittimo, la disciplina di riferimento e gli orientamenti giurisprudenziali nazionali e comunitari, le problematiche ambientali e dell’industria connesse al demanio marittimo, le politiche attuali e quelle che potrebbero essere suggerite per il futuro allo scopo di tutelare e gestire al meglio una ricchezza così importante per il Paese. Il demanio marittimo costituisce, infatti, un patrimonio necessario per lo svolgimento delle attività proprie dell’economia del mare: dal turismo, alla nautica, alla pesca. I predetti beni sono espressione di importanti valori naturalistici e paesaggistici che, in sinergia con gli operatori del settore, potrebbero essere risanati lì dove risultano degradati a causa dell’intervento antropico e dell’erosione delle coste, e comunque, in generale, meglio valorizzati.
Si è proposta, pertanto, un’occasione di dibattito e di approfondimento della situazione attuale, sotto i profili indicati, anche allo scopo di fornire una base conoscitiva per eventuali scelte politiche future che tengano conto della necessità di promuovere il risanamento e la corretta utilizzazione di queste categorie di beni pubblici, secondo un equilibrato contemperamento di tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti e nel rispetto della vocazione turistica e delle specificità culturali del nostro territorio .
Tra gli aspetti trattati:la futura disciplina delle concessioni demaniali che dovrà essere emanata a seguito della ormai prossima sentenza della Corte di giustizia UE, chiamata a pronunciarsi sul regime da applicare nell'attribuzione delle predette concessioni; le problematiche ambientali e industriali connesse e i limiti a eventuali proroghe; alcune proposte di politiche future vòlte ad incoraggiare e a sostenere la tutela dei paesaggi marittimi e costieri, per garantire le economie ad essi legate nel rispetto del loro valore paesaggistico e culturale.
Ha aperto i lavori il Vice Ministro dell'economia, Enrico Zanetti, affermando che il Governo è pronto ad adeguare l'ordinamento interno alle indicazioni che verranno dalla Corte di giustizia, tenendo conto di tutti i legittimi interessi coinvolti e ben consapevole dell'importanza del settore.
Il dibattito è proseguito con l'intervento del Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che ha sottolineato l'opportunità di adeguare i principi di concorrenza alla peculiare situazione del settore, caratterizzato dalla presenza di molte piccole e medie imprese.  
Tra i relatori: Ignazio Abrignani (Vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera), Tiziano Arlotti (Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera), Anna Cinzia Bonfrisco (Commissione Finanze del Senato), Chiara Braga e Claudia Mannino (Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera), Silvia Fregolent (Commissione Finanze della Camera), Fausto Manes (professore di Ecologia, Dipartimento di Biologia ambientale, Università di Roma “La Sapienza”), Marcello Cecchetti (capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’ambiente), Patrizia Scarchilli ( Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne), Grazia Maria Iadarola (dirigente dell’Area economia del mare della Regione Lazio) e Elena Provenzani (avvocato esperta in legislazione sul demanio pubblico e concessioni demaniali marittime).