Obbligo di segnalazione degli autovelox

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Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale, Sentenza n. 11131 del 13 marzo 2009

Avv. Davide Binda di Roma, RM

Letto 1246 volte dal 16/06/2009

LA MASSIMA L’attuale formulazione dell’articolo 142 CDS, (Modif. dal d.l. 117 del 3 agosto 2007 conv. l. 160/07) prevede che le postazioni di controllo debbano essere segnalate e ben visibili. . Nel caso in questione la Corte di Cassazione, nel marzo del 2009 con la sentenza n. 13111, ha sottolineato e stabilito l’obbligo da parte dell’autorità di provvedere a segnalare preventivamente le apparecchiature (Autovelox/Tutor) utilizzate per la rilevazione della vel

LA MASSIMA L’attuale formulazione dell’articolo 142 CDS, (Modif. dal d.l. 117 del 3 agosto 2007 conv. l. 160/07) prevede che le postazioni di controllo debbano essere segnalate e ben visibili. . Nel caso in questione la Corte di Cassazione, nel marzo del 2009 con la sentenza n. 13111, ha sottolineato e stabilito l’obbligo da parte dell’autorità di provvedere a segnalare preventivamente le apparecchiature (Autovelox/Tutor) utilizzate per la rilevazione della velocità e per la verifica del rispetto dei limiti di velocità previsti dalla normativa vigente. L’articolo 142 del Codice della Strada, infatti, secondo il supremo organo giudicante sancisce che le postazioni di rilevazione della velocità debbano essere preventivamente e appositamente segnalate in modo da risultare ben visibili da parte degli utenti della strada . Doveroso ricordare che già il Ministero dell’Interno, con la circolare 3 agosto 2007, aveva stabilito che apposite segnalazioni venissero poste almeno 400 metri prima del punto in cui viene posizionata l’apparecchiatura predisposta alla rilevazione della velocità del veicolo in transito. (Si vedano anche D.M.15 agosto 2007 e circolare ministeriale dell’8 ottobre 2007 che sottolineano l’esigenza/dovere di provvedere a segnalare le postazioni di rilevamento con adeguato anticipo e in modo da garantirne il tempestivo avvistamento da parte dell’automobilista. Nel caso oggetto di sentenza, i giudici di Cassazione hanno messo in rilievo, che come dagli accertamenti svolti dalla polizia giudiziaria, le apparecchiature autovelox erano state ben occultate all’interno di autovetture civili, spesso in proprietà al titolare della concessione per il noleggio degli apparecchi di rilevamento, procurando agli stessi ingenti guadagni, grazie al riconoscimento di una percentuale su ogni verbale elevato grazie a suddette apparecchiature.

LA DECISIONE La Corte di Cassazione ha stabilito che le postazioni per il rilevamento della velocità, non preventivamente segnalate, sono illegittime con la conseguenza che un verbale grazie a tali apparecchi, a seguito di ricorso, possa essere dichiarato nullo in quanto elevato illegittimamente. DA RICORDARE: A seguito della presentazione di un ricorso avverso verbale elevato per eccesso di velocità, l’onere di fornire la prova che tale dispositivo era opportunamente segnalato risulta a carico dell’Autorità che ha provveduto all’accertamento.

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