I documenti amministrativi, sui quali può essere esercitato il diritto di accesso ai sensi dell'art. 25 della L. 7 agosto 1990, n. 241, sono indicati all'art. 22, dove alla lett. d) del comma 1, si precisa che per documento amministrativo deve intendersi "ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale" (T.A.R. Lazio Roma, Sez. III quater, 1 giugno 2011, n. 4958). Al riguardo, la definizione di documenti amministrativi deve intendersi nella sua più ampia accezione, costituendo documenti amministrativi tutti quegli atti formati o utilizzati dall'Amministrazione ai fini dello svolgimento della propria attività. Dovendosi conseguentemente ritenere ammissibile il diritto di accesso anche agli atti formati e provenienti da soggetti privati, purché gli stessi siano detenuti stabilmente dalla p.a. per l'espletamento delle proprie attività istituzionali (così T.A.R. Sardegna Cagliari, Sez. II, sentenza 7 giugno 2011, n. 534). Da ciò si ricava che - a norma dell’art. 22 della L. 241/1990 - l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi è correlato alla titolarità di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Da qui la necessità, come nel caso di specie, ribadito precedentemente in T.A.R. Lazio, Sez. II, 15 gennaio 1998, n. 70 che il proprietario dell’unità immobiliare ha il diritto di accesso previsto dall'art. 22 della L. 241/1990 ai fini della visione e/o estrazione di copia dei certificati di abitabilità o agibilità previsti dalle norme di sicurezza degli impianti elettrici e di gas, sia perchè tali normative sono poste a tutela di preminenti interessi pubblici, quali la salute e l'incolumità dei cittadini, sia perchè si tratta di un interesse qualificato diretto ad ottenere certificazioni di carattere pubblico e pertinente ad una situazione giuridicamente rilevante, alla cui tutela, in sede giudiziale o stragiudiziale, risulta strumentale l'esercizio del detto diritto di accesso.