Il termine d’impugnazione decorre dalla conoscenza della portata dispositiva dell’atto, eventualmente attestata dall’istanza di accesso corredata dagli estremi dell’atto autorizzatorio successivamente gravato.
Consiglio di Stato, sez. V, 11 novembre 2011, n. 5960
Avv. Daniele Majori
di Roma, RM
Letto 700 volte dal 21/11/2011
«[M]erita conferma la sentenza di primo grado dichiarativa dell’irricevibilità del ricorso originario in quanto consta in atti prova della piena conoscenza, da parte dell’appellante, già in data 26/9/2001, del provvedimento impugnato, con conseguente tardività del ricorso consegnato per la notifica in data 7/1/2002; Reputato, infatti, che merita adesione l’orientamento giurisprudenziale che reputa sufficiente, ai fini del decorso del termine d’impugnazione, la conoscenza della portata dispositiva dell’atto, nella specie attestata dall’istanza di accesso corredata dagli estremi dell’atto autorizzatorio successivamente gravato». Daniele Majori – Avvocato Amministrativista in Roma Fonte:www.giustizia-amministrativa.it
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