E’ necessaria la prova dell’impossibilità di ricollocare la lavoratrice madre presso un turno diverso per considerare legittimo il licenziamento della donna, per giustificato motivo oggettivo, che rifiuti di svolgere le proprie mansioni in orario notturno. Si trattava di una lavoratrice, madre di un bambino di età inferiore ai tre anni, addetta al servizio di pulizia di macchinari con contratto part-time in orario diurno, destinata, a seguito di un periodo di cassa integrazione, ad eseguire tali mansioni in orario notturno.