La vicenda per cui è causa è sostanzialmente assimilabile a quella decisa dalla Sez. III del Consiglio di Stato con sentenza n. 2576/2013: anche nel caso deciso dal giudice di appello il cittadino extracomunitario era stato condannato per reati connessi allo spaccio di stupefacenti e anche in quel caso l’interessato poteva dimostrare la sussistenza di legami familiari sul territorio italiano.