Il diniego (e a maggior ragione la revoca) del permesso per soggiornanti di lungo periodo deve essere sorretto da una motivazione articolata su tutti gli elementi che hanno contribuito a formare il giudizio di pericolosità, con esclusione di automatismi e dovendosi tener della durata del soggiorno nel territorio nazionale e del grado di inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero.