Le dichiarazioni contraddittorie del datore di lavoro non bastano per il rigetto della regolarizzazione del lavoratore
Consiglio di Stato, sent. n. 3698/16 del 25.8.2016
Avv. Michele Spadaro
di Milano, MI
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In riforma di sentenza del TAR Lombardia, Sede di Brescia, il Consiglio di Stato annulla il diniego di emersione dal lavoro irregolare, motivato dalle pretese incertezze nelle dichiarazioni rese dal datore di lavoro, il quale oltre al non aver quasi per nulla pagato i contributi relativi al periodo minimo di impiego previsto dalla legge, avrebbe appunto dichiarato all’autorità di
Per vero, il datore di lavoro non ha mai negato che il lavoratore avrebbe svolto le mansioni di domestico presso la sua abitazione, ma solo di non ricordare le date del rapporto, davvero molto poco per arrivare alla conclusione che il rapporto di lavoro fosse fittizio.
https://avvmichelespadaro.wordpress.com/2024/03/15/le-dichiarazioni-contraddittorie-del-datore-di-lavoro-non-bastano-per-il-rigetto-della-regolarizzazione-fatta/
https://youtu.be/IenhTlbQKBA
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