massima: l'impugnato decreto di rigetto della domanda di emersione dal lavoro irregolare presentata dal ricorrente a favore del lavoratore extracomunitario si fonda esclusivamente sul fatto che nei confronti del datore di lavoro risultano innumerevoli condanne inerenti il patrimonio e gli stupefacenti. L''art. 1 ter del decreto legge 1 luglio 2009 n. 78 convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2009 n. 102, non pone fra gli elementi ostativi alla favorevole conclusione del procedimento di regolarizzazione/emersione la circostanza che il datore di lavoro abbia riportato condanne penali.