E’ nota, a livello nazionale, l’esosità della tassa sui rifiuti di cui sono gravati gli studi professionali. Nella sentenza in commento, si stabilisce che la tariffa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani deve essere diversificata sulla base zonale, prendendo quali parametri la destinazione urbanistica e territoriale, la densità abitativa, la frequenza e la qualità del servizio erogato. In definitiva, la tariffa è rappresentata da un insieme di più elementi, di cui taluni fissi, altri mutevoli. Gli elementi stabili devono essere rapportati al costo del servizio, mentre quelli variabili vanno ancorati al dato quantitativo, al servizio erogato, nonché all’entità delle spese gestionali sostenute dall’ente comunale.