Secondo i giudici campani, a prescindere dal livello di privacy preselezionato dall'utente, i contenuti condivisi sul social network (situazione sentimentale) non sarebbero assistiti dalla stessa segretezza che caratterizza le informazioni contenute nei messaggi scambiati attraverso i servizi di messaggistica istantanea o chat, che notoriamente costituiscono vera e propria corrispondenza privata.