Alla moglie che lavora ma percepisce un reddito inferiore a quello del marito spetta un assegno divorzile. Lo ha sancito la Suprema Corte che, rigettando il ricorso di un ex marito, ha stabilito che questi deve contribuire al mantenimento della moglie quando quest’ultima svolge lavori part-time o precari per avere così il tempo necessario ad accudire i figli anche se questi sono maggiorenni valorizzando così "il prevalente impegno della donna nella cura della figlia ancora con lei convivente”.