L'automobilista indisciplinato prende la multa, il carabiniere 'invasato' sopporta la critica. Il fatto, in breve: l’automobilista R., sorpreso a telefonare con apparecchio telefonico mentre guidava il suo veicolo, reagì in modo diffamatorio nei confronti del militare che lo aveva fermato definendolo “un invasato in divisa, scorretto, arrogante e maleducato". I giudici della Suprema Corte si esprimono in questo modo: non sussistono espressioni volgari e vessatorie (salvo un “non rompetemi i cog…”). Non integra il reato di diffamazione, ma rappresenta un’espressione del diritto di critica, qualificare un carabiniere - parlando con i suoi superiori - come «invasato in divisa» se il comportamento del militare era stato tanto zelante da essere quasi vessatorio