E’ all’esame dell’Assemblea della Camera, a partire da oggi lunedì 12 settembre 2016, una proposta di legge già approvata dal Senato (AC 3139-A) volta alla prevenzione e alla repressione dei fenomeni di bullismo e bullismo informatico (cyberbullismo). Il provvedimento introduce, prevalentemente, una serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori che, generando spesso isolamento ed emarginazione, possono portare a conseguenze anche molto gravi su vittime in situazione di particolare fragilità. Una delle novità della riforma prevede, l’istituzione in ogni scuola di un docente con funzioni di referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo. Questi coordina le diverse iniziative di prevenzione e contrasto dei fenomeni, anche collaborando con la polizia postale e le associazioni giovanili presenti sul territorio. Per evitare il ricorso alla sanzione penale e rendere il minore consapevole del disvalore del proprio atto, è introdotto l’ammonimento del questore, istituto mutuato dalla disciplina dello stalking (art. 612-bis c.p.). L’unico intervento di carattere penalistico è previsto sull’art. 612-bis c.p. ovvero il delitto di atti persecutori (il citato stalking), con un’aggravante specifica che comporta per lo fenomeni di bullismo informatico o telematico la reclusione da 1 a 6 anni. La stessa pena è stabilita se il reato è commesso con specifiche modalità: con scambio di identità e l’invio di messaggi o divulgazione di testi o di immagini ovvero mediante diffusione di dati sensibili immagini o informazioni private, carpiti con l’inganno o con minacce o comunque detenuti o, ancora, mediante realizzazione e diffusione di documenti contenenti la registrazione di fatti di violenza e di minaccia. (fonte: Camera dei deputati)