Ricordiamo che in seguito alla direttiva CE n. 2000/35 del 29 Giugno 2000 relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, la legge francese, chiamata NRE (Nuove Regolazioni Economiche), del 15 Maggio 2001 stabiliva un termine di pagamento massimo di 30 giorni, salvo accordo contrario tra venditore e compratore. In pratica, questa legge non è stata rispettata.
 
Pertanto, il legislatore francese è dovuto intervenire di nuovo con la legge del 4 agosto 2008 chiamata LME (Legge d’Ammodernamento dell’Economia) che stabilisce termini massimi obbligatori e sanzioni.
 
La legge francese prevede che le condizioni di pagamento devono essere previste nelle Condizioni Generali  di Vendita (CGV), pietra angolare della negoziazione commerciale (art. 441-6 C. com.).
 
Queste Condizioni di Pagamento devono prevedere:

  • il temine di pagamento pattuito 
  • e il tasso d’interesse per pagamento tardivo il quale, dal 1-1-2009, è stabilito sulla base del tasso di finanziamento della BCE + 10 punti (in Giugno 2014 = 0,10 % + 10 = 10,10 % / anno) e non può essere inferiore a 3 volte il tasso d’interesse legale (3 X 0,04 % per 2014 = 0,012 %) 

Precisiamo che questi interessi di ritardo (= penalità di ritardo) sono esigibili senza sollecito.
 
Il termine di pagamento principale è sempre di 30 giorni dalla data della consegna della merce oppure dell’esecuzione della prestazione di servizio
 
Venditore e compratore possono tuttavia stabilire un termine più stretto oppure più lungo per contratto oppure con le CGV.
 
Pero dal 1-1-2009 il termine massimo pattuito tra le parti (art. 441-6 C. commercio) non può superare :

  • 45 giorni fine mese
  • oppure 60 giorni data dell’emissione della fattura 

La legge del 1/3/2014 (chiamata legge HAMON) ha rinforzato la lotta contro i ritardi di pagamento, tra commercianti, prevedendo un termine di pagamento imperativo per le fatture ad emissioni periodiche (per es. fine settimana) e una multa amministrativa pesante.
 
Ormai qualunque professionista, sottoposto al codice di commercio francese, nel caso di non rispetto dei termini di pagamento previsti dalla legge francese, rischia una multa amministrativa fino a 75.000 euro per una persona fisica e 375.000 € per una società. Questi importi possono essere raddoppiati nel caso di recidiva nell’arco di due anni.
 
Sono ancora previste le stesse sanzioni nel caso di clausole oppure pratiche ritardando abusivamente la data di decorrenza del termine di pagamento.
 
Inoltre il termine di pagamento delle fatture periodiche viene fissato imperativamente a massimo 45 giorni dalla data di emissione.
 
L’ente amministrativo incaricato per legge di controllare e pronunciare queste nuove sanzioni è la DGCCRF Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes.
 
Precisiamo ancora che questa legge, poiché di ordine pubblico, si applica all’aziende straniere, creditrici oppure debitrici.