1. Agricoltura ed Agroindustria
 
L’agricoltura rappresenta uno dei settori principali dell’economia dell’Albania, in quanto contribuisce in misura del 17% circa alla formazione del PIL. Il clima del Paese, che è – a seconda delle aree geografiche – mediterraneo e continentale, favorisce lo sviluppo di svariate tipologie di colture.
 
In base a fonti ufficiali del Ministero dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e della Protezione del Consumatore della Repubblica di Albania, i terreni agricoli rappresentano il 24% della superficie complessiva. Si tratta di 695.520 ha c/a di terreni agricoli, mentre quelli forestali e destinati a pascolo o altro ammontano a 2.179.280 ha c/a.
 
Il comparto è caratterizzato da un elevato e frammentato numero di piccole aziende agricole. Tale aspetto limita la capacità competitiva delle aziende del settore, nell’ambito del quale è sentito come necessario un processo di modernizzazione del comparto, che generi altresì una aggregazione tra produttori, che sia funzionale ad una migliore organizzazione e raggiungimento di adeguato livello di competitività.
 
Il piano Nazionale per lo sviluppo agricolo rurale della Repubblica di Albania si prefigge l’obiettivo della gestione sostenibile dei terreni agricoli, del miglioramento degli standard di vita degli addetti al comparto, dell’aumento della sicurezza alimentare, del miglioramento del marketing delle imprese agricole, per citarne alcuni tra i più rilevanti.
 
La Conad, presente con vari punti vendita in tutto il Paese, commercializza in Albania anche prodotti alimentari albanesi di qualità selezionata, tra cui latticini e derivati (formaggi), frutta e verdura, per citarne alcuni.
 
Vi è la presenza di vigneti e di cantine che producono vino albanese, spesso progettate da tecnici italiani.
 
 2.  Tessile, Calzaturiero e Manifatturiero

Il basso costo della manodopera, unito alla bassa pressione fiscale, alla diffusione della lingua italiana e ad una logistica dei trasporti efficiente, ha agevolato l’attecchimento in Albania di imprese manifatturiere in vari campi: meccanica di assemblaggio, tessile, calzaturiero ed in genere tutte le attività che fondano sull’elemento della manualità dell’operaio una parte importante dell’investimento, hanno trovato in Albania buone opportunità, con interessanti esempi di “success stories”.
 
Molto diffuso è lo schema delle lavorazioni a façon. Le imprese che si occupano di façon, beneficiano dell’esenzione dall’IVA e dai dazi doganali per le movimentazioni di merci da e per l’Italia se fatte in ottemperanza dello schema normativo riferito al regime della riesportazione.
 
Si può osservare che la modesta competizione nazionale in questo settore, permette, e può ulteriormente consentire alle imprese italiane, un accesso a tale mercato non solo in termini di investimenti produttivi ma anche in termini di fornitura di macchinari.
 
Nel Paese operano importanti investitori italiani che hanno costituito impresa in Albania. Tra essi vi sono il Gruppo Tod’s, Cotonella, Filanto, Gruppo Cofra. Si segnalano altresì un numero elevato di terzisti e di operatori del settore che effettuano in Albania parte delle lavorazioni del prodotto finito.
 
3.  Minerario
 
L’Albania presenta ricchezza di risorse minerarie, tra le quali vi sono cromo, ferro, rame, carbone, gesso, materiali utilizzati per le costruzioni (inerti, pietre qualitative e materiali da pavimentazioni e rivestimenti).
 
E’ interessante sottolineare che se tradizionalmente finora si è sviluppato uno schema di business impostato sull’estrazione della materia prima e della esportazione del materiale grezzo o semilavorato, ora il mercato è pronto per orientarsi anche verso uno schema di trasformazione in Albania e relativa esportazione del prodotto finito.
 
Vi sono società, anche a partecipazione straniera, che hanno acquisito concessioni in Albania per l’estrazione di pietra di alta qualità, destinata ad essere immessa, previa lavorazione, sul mercato internazionale quale prodotto di prestigio. Cave di gesso producono gesso di elevata purezza, che viene esportato.
 
 4. Infrastrutture ed edilizia
 
Nell’ambito della Strategia Nazionale per lo Sviluppo e l’Integrazione sono da realizzarsi, tra gli altri, i seguenti obiettivi:
 
  • la creazione di una infrastruttura stradale integrata nel piano nazionale, regionale e paneuropeo;
  • il miglioramento della rete stradale Nazionale sulla base del piano Nazionale dei trasporti;
  • il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria anche ai fini della sua integrazione nella rete regionale balcanica ed in quella europea;
  • il miglioramento della qualità dei servizi nei porti marittimi, con investimenti nel campo delle  Infrastrutture.
 
La programmazione UE prevede l’impiego di fondi a sostegno dello sviluppo del settore infrastrutturale e del “Corridoio VIII”.
 
Nel campo dell’edilizia residenziale, che è tradizionalmente stata fiorente in Albania, con una veloce proliferazione di edifici nei centri urbani ed extraurbani, si è sviluppata una crisi delle vendite, in particolare per gli edifici non di spiccata qualità e localizzati in zone non considerate di prestigio. E’ da sottolineare che le istanze di sviluppo sostenibile richiedono l’adozione, nel cammino verso gli standard UE, di politiche ambientali finalizzate alla promozione di una edilizia ecocompatibile.

Nel Paese hanno operato ed operano alcune tra le più impotanti imprese di settore italiane nel settore della costruzione di infrastrutture. E’ presente Italcementi ed il Gruppo Financo, con la realizzazione di cementificio. Il Gruppo PIR ha realizzato e gestisce un deposito costiero per GPL, Petrolio, suoi derivati  ed altri merci.
 
5. Alimentari, pesca, trattamento degli alimenti ed inscatolamento del prodotto alimentare
 
In Albania vi sono imprese che si occupano del trattamento degli alimenti e che esprimono prodotti autoctoni dell’industria alimentare (salumi e latticini, ormai diffusamente provvisti di certificazione di qualità sempre più richiesta dai distributori e dai consumatori).
 
Il consumo delle carni è molto elevato nel mercato interno. La produzione di carne da parte del mercato interno non copre il fabbisogno, generando il ricorso all’importazione dall’estero.
 
Per quanto riguarda la pesca e prodotti ittici, il mercato è fiorente e si rileva la presenza di alcune catene albanesi che hanno impiantato efficienti organizzazioni per la pesca e la distribuzione del pescato in tutto il territorio albanese.
 
Si segnala la presenza in Albania di imprese che trattano ed inscatolano il pescato (alici, gamberi etc.), oltre che – recentemente – imprese che confezionano alimenti ittici anche precotti. I prodotti di cui sopra, oltre che destinati al consumo interno, vengono anche in larga parte esportati.
 
Nel Paese operano aziende italiane che hanno costituito impresa in Albania o joint-venture. Tra le imprese di settore, si ricorda il Gruppo Delicius Rizzoli, operante nell’ambito della lavorazione e trasformazione del pesce.
 
6. Turismo e porti turistici
 
L’Albania è un Paese che presenta una natura ancora largamente incontaminata ed un potenziale turistico di indubbio interesse di tipo naturalistico e storico/archeologico.
 
Tuttavia l’offerta di pacchetti turistici non si presenta come competitiva rispetto a quella dei Paesi vicini, quali il Montenegro, la Croazia e la Grecia, che sono recentemente divenute mete turistiche da parte degi stessi albanesi.
 
E’ generalmente diffusa, in tutto il territorio, una ricettività turistica frammentata e non ancora organizzata in circuiti pubblicitari che offrano pacchetti per un turismo massivo.
 
La costa è priva di un sistema costiero di approdi turistici. La ragione è da individuarsi nella permanenza per lungo tempo di un divieto per le persone fisiche e giuridiche di nazionalità albanese di poter essere proprietarie di imbarcazioni da diporto.

Proprio sulla base dei recentissimi cambiamenti intervenuti in ambito normativo in Albania, si ravvisa nel segmento di specie una notevole opportunità di business per gli operatori e finanziatori che progettano, costruiscono e gestiscono i “Marina” e per tutto il relativo indotto. Tale opportunità sembra da doversi cogliere nell’immediato, sia per la attuale presenza in Albania di un unico porto turistico, che si trova  presso Orikum (Valona), ma anche perchè porti turistici sono negli ultimi anni stati contemplati nei piani regolatori delle maggiori città costiere, anche se non ancora costuiti.
 
7.   Energia
 
L’Albania ha un enorme potenziale idroelettrico (la superficie della rete idrica è di circa 44.000 km²), ma solo il 35% dello stesso risulta essere stato finora utilizzato.
 
La capacità idroelettrica installata si aggira attorno ai 1.500 MW, mentre le riserve totali si stimano attorno ad un potenziale di 3.000 MW, offrendo così possibilità per la costruzione di ulteriori centrali idroelettriche.
 
Tra gli elementi di interesse si rappresenta quanto segue:
 
  • sono state rilasciate 107 concessioni per la costruzione di 310 centrali idroelettriche, di piccole e medie dimensioni;
  • sono in programmazione bandi di gara sia per la costruzione che per la privatizzazione di centrali idroelettriche;
  • è stata portata a termine la costruzione della linea energetica di 400 KW Elbasan, Tirana e Podgorica. Il Ministero dell’Economia (METE) sta altresì pianificando di realizzare altre linee di interconnessione che consentiranno di collegare l’Albania con il Kosovo, la Macedonia e l’Italia.

Investimenti stranieri, tra cui italiani, sono presenti nel settore delle rinnovabili. Fra i vari operatori si ricordano Essegei, SOL, Ercole Marelli, Gruppo Marseglia, Gruppo Moncada, Gruppo Falcione. L’elenco non è esaustivo, in quanto vi sono vari ed ulteriori progetti e concessioni per produzione di energia in Albania.