a cura di Paolo Pozzan - Avvocato in Portogallo (Porto e Lisbona)


Importante ricordare che la contrattazione di dipendenti in Portogallo é effettuata al lordo e non al netto.
 

Per i contratti di lavoro il datore di lavoro é obbligato a pagare una retribuzione (fissa, variabile o mista) superiore al SMN (Salario Minimo Nazionale fissato in 485,00€ nel 2011), durante 14 mensilità (obbligatorie), oltre ad un sussidio pranzo (nel caso in cui non fornisca il pranzo com servizio mensa o ticket lunch). 
 

Sulle 14 mensilità esiste un onere previdenziale globale [TSU] pari a, nel regime generale, 34,75% del salário base, dei quali 23,75% a carico del datore di lavoro e 11% a carico del dipendente (Detratti dallo stipendio a titolo di trattenuta).
 

NB: Con l'intervento del FMI nel 2011 ed elezione del nuovo Governo (PSD/CDS) a Giugno 2011, esiste una proposta di riduzione della  trassa previdenziale a carido del datore di lavoro di circa 5/8 punti percentuali, riservata tuttavia ad alcuni settori strategici al fine aumentare la competitivitá in esportazione del Portogallo. Tuttavia in questo momento tuttavia é solo un progetto inf ase di studio.
 

Oltre alla tassa generele esistono tasse ridotte a seconda della qualità e settore del datore di lavoro (Associazione, Coopertiva, Societá Commerciale, settore agricolo, attivitá sociale, industriale, ecc..)   o del dipendente (diversamente abile, giovane al primo posto di lavoro, disoccupato di lunga durata, ecc...). 
 

Conforme giá accennato esite la possibilitá di incentivi transitori periodicamente rinnovati (esenzione per 3 anni della TSU per il datore di lavoro) nel caso in cui sia effettuata una immediata contrattazione a tempo indeterminato per determinate categorie di lavoratori (fragili). Interessante coniugazione com tirocini professinali attrverso ufficio collocamento portoghese.In Portogallo non esiste nessun obbligo di creazione di un fondo Trattamento Fine Rapporto.
 

Tuttavia la recente crisi economica ha notevolmente ridotto ed in alcuni casi anullato questi incentivi.

Nei termini dell’art. 5 IRC é considerata stabile organizzazione “qualsiasi organizzazione fissa nella quale sia eserciatata una attivitá commerciale, industriale o agrícola”. 
 

Tuttavia l'accordo atto ad evitare la doppia tributazione tra Italia e Portogallo, prevede che per esserci stabile organizzazione é necessario asistere potere decisionale nel paese ospitante.

Ovvero al contratatre un dipendente in Portogallo esisterà  stabile organizzazione se la medesimo saranno attribuite funzioni decisionali e strategiche.
 

Per evitare la Stabile organizzazione bisognerá basarsi in un modello nel quale chi ha poteri decisonali e di organizzazione sia in italia o in indipendente locale (esempio un agente) e che i dipendenti siano meri esecutori di funzioni (magaziniere, amministrativi, segretariato, ecc.)

È esclusa l’ipotesi di distacco dei dipendenti nei temrini del Regolamento CE 1408/71 che tuttavia esprime una situzione temporanea (12 mesi + 12 mesi - eventuali).
 

Nella busta paga oltre alla trattenuta previdenziale (TSU) a carico del dipendente (11% salário base) é eventualmente necessária una ritenuta alla fonte a titolo di acconto imposte, la cui applicazione e rispettiva aliquota, dipende dal salário e stato familiare del dipendente essendo pubblicata annualmente una tabella di ritenute d’acconto. 
 

È possibile il distacco dei dipendenti di aziende italiane in Portogallo, nei termini del Regolamento CE 1408/71 (12 mesi + 12 mesi se autorizzati dall’autorita del território distaccato, non in sostituzione di altri lavoratori distaccati e l’azienda distaccante deve svolgere una attivitá regolare e rilevante nel paese di origine).
 

Adempimenti per il distacco: 

1 - Richiedere autorizzazione di distacco all’INPS Italiano. 

2 – Richiedere all’autoritá compenete (INPS) una dichiarazione di come il lavoratore rimane soggetto all’inquadramento previdenziale italiano.

3 – Informare l’autorità del paese distaccato (Instituto Solidariedade e Seguranl Social) del distaccamento ed essere munito della dichirazione INPS italiana e dell’estensione del servizio sanitário italiano in Portogallo o Carta Europea di Assicurazione Malattia.
 

Avv. Paolo Pozzan

Studio Legale Pozzan

Porto – Lisboa

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