E’ legge la nuova riforma penale approvata il 14 giugno 2017 alla Camera, ottenendo la fiducia con 320 sì, 149 no e un astenuto. La riforma si compone di 40 articoli e recano significative modifiche all’ordinamento penale sia sostanziale sia processuale. Una delle novità che prevede la legge è in tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni. Il legislatore si è ispirato nel tentativo di ottenere una mediazione tra l’esigenza degli inquirenti di condurre l’indagine e quella alla riservatezza sui dati personali che nulla hanno a che fare con l’inchiesta stessa. Le intercettazioni dovranno essere trascritte negli atti giudiziari nel rispetto della privacy delle persone non coinvolte direttamente dalle indagini. La legge prevede una nuova fattispecie penale volta a punire coloro che diffondano il contenuto di riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni telefoniche fraudolentemente captate, con la finalità` di recare danno alla reputazione. La punibilità è esclusa quando le registrazioni o le riprese sono utilizzate nell’ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l’esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca. Infine la nuova riforma penale disciplinerà le intercettazioni di comunicazioni o conversazioni tra presenti mediante immissione di captatori informatici (cd. Trojan) in dispositivi elettronici portatili prevedendo particolari prescrizioni indicate nella legge.