Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, nell’applicazione della Legge in epigrafe, ha predisposto un modulo di tre pagine a mezzo del quale il minore con più di 14 o i genitori di un under 14 anni devono indicare il tipo di violenza telematica subita, scegliendo tra:
- pressione
- aggressione
- molestia
- ricattoa
- ingiuria
- denigrazione
- diffamazione
- furto d’identità
- alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati
- diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto il minore ovvero uno o più componenti della famiglia del minore [rimuovere l’informazione non rilevante] allo scopo intenzionale e predominante di isolare il minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.
La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato la Legge n. 71 il 29 maggio 2017 che è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017 contenente le nuove “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”. Il provvedimento è entrato in vigore il 18/06/2017.