Già dal 30 novembre 2013 tutti i Consigli Notarili Distrettuali hanno organizzato incontri informativi per fornire approfondimenti sul tema dei contratti di convivenza.
CHE COSA SONO?
Sono accordi – che devono essere stipulati in forma scritta - con cui la coppia definisce le regole della propria convivenza. Si tratta di un contratto redatto dal notaio a cui le parti si rivolgono per regolamentare gli aspetti patrimoniali, qualora si intenda iniziare una convivenza e sorga l'esigenza di "programmarne" lo svolgimento, ad esempio nel caso in cui si intenda acquistare un immobile.
Il contratto può contenere clausole a favore del convivente more uxorio, l'assistenza reciproca in caso di malattia fisica o psichica attraverso la designazione dell'amministratore di sostegno o la previsione un assegno di mantenimento al termine della convivenza.
CHI PUO' SOTTOSCRIVERLI?
Tutte le persone che, legate da vincolo affettivo, decidono di vivere insieme stabilmente (c.d. convivenza more uxorio). Deve trattarsi di due persone legate da affetto che decidono di vivere insieme al di fuori del legame matrimoniale o perché è loro precisa volontà quella di non soggiacere al vincolo matrimoniale o perché è loro preclusa la possibilità di sposarsi (si pensi a due conviventi dello stesso sesso).
QUANDO SI POSSONO SOTTOSCRIVERE?
In qualunque momento della convivenza, anche  in caso di cessazione del rapporto al fine di evitare nel momento della frattura discussioni e rivendicazioni.  
COSTI?
Non esistono costi "fissi" per simili contratti, proprio perché non si tratta di contratti "standard" a contenuto prefissato ma gli stessi sono “cuciti” addosso alle esigenze e alle aspettative dei conviventi. Anche il trattamento fiscale varia a seconda del tipo di accordi che vengono sottoscritti (imposta di registro o imposta di donazione per eventuali trasferimenti di beni o assunzioni di obbligazioni a titolo gratuito)
QUALI DOCUMENTI OCCORRONO?
-  documenti di identità (ad es. carta d'identità); 
-  codice fiscale;
- certificati che comprovano lo stato civile dei conviventi (stato libero, separazione legale, divorzio, ecc...);
- eventuali accordi e/o pronunce di separazione o divorzio che abbiano precedentemente interessato uno o anche entrambi i soggetti; -
- copia dei documenti relativi ai beni, ai rapporti, alle situazioni che si intendono disciplinare con il contratto di convivenza. Ad esempio, se con il contratto di convivenza si intendono disciplinare le modalità di uso della casa adibita a residenza comune, è necessaria la copia dell'atto di acquisto di detta casa - se di proprietà di uno o di entrambi i conviventi - ovvero copia del contratto di locazione - se detenuta in locazione.