Recentemente la Cassazione ha ribadito un noto principio per il quale i figli hanno diritto di mantenere (se le risorse dei genitori lo permettono) il tenore di vitaconsentito dalle condizioni economiche dei genitori, in particolare, quel tenore di vita di cui avrebbero goduto se i genitori non si fossero separati.  Suddetto principio deve tenere conto anche del fatto che, per effetto della separazione della coppia, accrescono le spese e che il figlio sarà tenuto a subire qualche privazione economica se la nuova situazione familiare lo impone.
In tema di determinazione del contributo per il mantenimento dei figli è necessario considerare costi diversi da quelli connessi al mero sostentamento, e dunque, esigenze relative, anche, all’aspetto abitativo, scolastico, sportivo, sanitario e sociale, con la precisazione che i figli hanno il diritto di mantenere il tenore di vita loro consentito dai proventi e dalle disponibilità concrete di entrambe i genitori, e cioè quello stesso che avrebbero potuto godere in costanza di convivenza.
Quanto sopra è stato sancito dalla Corte di Cassazione Sesta sezione Civile con sentenza n. 3922 del 19 febbraio 2018.