Sempre più spesso mi viene richiesto di intervenire per dirimere controversie insorte nei confronti di compagnie telefoniche. Il caso tipico in cui l’utente si trova spesso “smarrito” è la richiesta di pagamento per servizi non richiesti da parte della compagnia “Y” o “Z”, oppure l’applicazione di tariffe diverse da quelle statuite nel contratto di telefonia, o, in alcuni casi, la sospensione del servizio di telefonia o (peggio per taluni) del funzionamento della rete adsl. Che fare in questi casi? Tutti conosciamo, nostro malgrado, le risposte dei vari Call center delle compagnie telefoniche. Tutti sappiamo che non ogni operatore del Call center è sempre preparato a rispondere in modo corretto alla richiesta che gli viene sottoposta. Tutti, chi più chi meno, abbiamo dovuto rivolgerci a questi “benedetti” Call center. Gli esiti spesso non sono proprio positivi. Anzi, spesso, un operatore afferma una cosa, mentre la volta successiva, un diverso operatore ne risponde una completamente diversa. Pertanto, le situazioni continuano a non essere risolte e nell’utente finale si crea un vero e proprio senso di frustrazione, oltre che di profonda ingiustizia. Quando il cliente arriva a chiedere il mio intervento, infatti, si è di fronte, il più delle volte, ad una persona svilita, senza forze, completamente esausta. Ho osservato che, in questi casi, la difficoltà più grossa che hanno le persone è la modalità richiesta per interagire con queste enormi società di telefonia. Non tutti, infatti, siamo in grado di spiegare al telefono le nostre doglianze, non tutti siamo in grado di recuperare in internet l’indirizzo corretto della società telefonica al quale scrivere, non tutti riusciamo a trovare il canale giusto per farci sentire e per spiegare le nostre esigenze e/o le nostre lamentele. Pertanto, credo sia molto utile sapere che grazie alla legge 31 luglio 1997 n.249,  c.d. “legge Maccanico” che ha creato l’Agcom (Autorità per la garanzia delle Telecomunicazioni) esistono i Comitati Regionali per le Comunicazioni c.d. “Corecom”. Ogni Regione italiana, infatti, con proprie leggi ne ha disciplinato l’attività di governo, garanzia e controllo sul sistema delle telecomunicazioni in ambito regionale. Essi costituiscono organi di garanzia e consulenza per le Giunte e per i Consigli Regionali. Per quanto qui ci interessa, è necessario rilevare che la Regione Lombardia, con legge regionale 28 ottobre 2003, n.20 ha istituito il Corecom Lombardia con sede a Milano in Via Fabio Filzi, 22 – Palazzina Pirelli. Ricordo, inoltre, che dal 01 gennaio 2010 è entrata in vigore la delega da parte dell'AGCOM relativa all'attività di monitoraggio e vigilanza sulle trasmissioni radiotelevisive in ambito locale. Pertanto il Corecom Lombardia monitora la pubblicità mandata in onda sulle tv locali, tutela i minori (verificando il contenuto di ciò che viene trasmesso) e attua le garanzie dell'utenza, verifica il pluralismo sociopolitico e  monitora i c.d. obblighi di programmazione delle varie emittenti operanti sul territorio lombardo. Oltre a ciò, come già anticipato, il Corecom Lombardia ha istituito una Camera di Conciliazione in materia di telecomunicazioni per le controversie insorte tra utenti e gli organismi di telecomunicazione. Presso il Corecom Lombardia, pertanto, è possibile promuovere il tentativo di conciliazione prima di adire il Tribunale. Esso è competente per le utenze telefoniche fisse ubicate sul territorio della Lombardia e per le utenze mobili, se il domicilio, residenza e/o la sede legale dell’utente si trovava in Lombardia al momento della stipula del contratto. Come bisogna fare? È necessario compilare un’istanza già predisposta che si trova sul sito del Corecom. (Formulario UG). L’istanza per essere ammissibile deve essere accompagnata da fotocopia di un documento dell’interessato e devono essere indicati, nome, cognome e residenza o domicilio dell'utente; numero dell'utenza telefonica cui fa riferimento la domanda di conciliazione; la denominazione e la sede della controparte; la descrizione dei fatti che sono all'origine della controversia; gli eventuali tentativi di conciliazione già esperiti; le richieste dell'istante e un numero di fax o un indirizzo e-mail dove si desidera essere contattati. La domanda si presenta inviando una raccomandata A/R, da spedire in Via Fabio Filzi, 22 – 20124 Milano, oppure mediante l’invio di un fax al numero 02.67482707 oppure inviando una Pec all’indirzzo: corecom@pec.consiglio.regione.lombardia.it. Il procedimento di conciliazione dinanzi al Corecom è totalmente gratuito. Evidenzio che è possibile attivare una particolare procedura di urgenza mediante l’istanza contenuta nel formulario GU5. Alcuni casi nei quali è richiesta l’urgenza sono, ad esempio, la sospensione della linea telefonica; la mancata attivazione di una nuova linea; il mancato o ritardato espletamento delle procedure di trasferimento dell’utenza ad altro operatore (migrazione o portabilità del numero); l’attivazione di servizi non richiesti e la continua fatturazione che si verifica dopo la definitiva risoluzione del contratto di telefonia. Tutto ciò può essere reperito sul sito: www.corecomlombardia.it.