Si è conclusa con successo la controversia instaurata da un consumatore contro Enel Energia Mercato Libero S.p.a.
L’utente aveva accettato telefonicamente le condizioni contrattuali prospettate da un operatore Enel ma senza aver mai sottoscritto alcun contratto. Vedendosi recapitare numerose fatture di un importo maggiorato rispetto ai consumi abituali, il consumatore comunicava a Enel Energia S.p.a. Mercato Libero, per iscritto e tempestivamente, il proprio recesso.
Nonostante ciò, Enel aveva dato ugualmente esecuzione al contratto, continuando a pretendere dallo sfortunato consumatore somme non dovute.
Per questo il comportamento di Enel Energia Mercato Libero è stato sanzionato dal Giudice di Pace di Davoli che, oltre a condannare la Società convenuta al pagamento della somma complessiva versata, più gli interessi legali, a titolo di restituzione dell'indebito e rimborso, l'ha condannata anche all'integrale pagamento delle spese legali, secondo il criterio della soccombenza. L’utente, infine, ha ottenuto anche il riconoscimento di tutti i danni subiti per un servizio praticamente inesistente e vessatorio da parte di Enel.
Di poche settimane fa la sentenza emessa dall’Ufficio del Giudice di Pace di Davoli, importante perché costituisce l'ennesima testimonianza del reiterarsi delle condotte sleali e scorrette da parte di tali Enti a danno dei cittadini. Questa volta, per fortuna, a lieto fine!
Purtroppo questi casi non sono infrequenti.
Nella maggior parte dei casi queste telefonate potrebbero tendere una trappola al cittadino, vittima di un effetto sorpresa, vedendosi alla fine costretto a pagare prodotti mai richiesti a prezzi svantaggiosi. In questi casi i consumatori devono essere consapevoli che possono ottenere il rispetto dei loro diritti e non devono rinunciare ad ogni azione possibile per combattere contro le scorrettezze di soggetti economici importanti.
Tutti noi dalla mattina alla sera e per tutto il corso della nostra esistenza siamo consumatori ed utilizzatori di beni e servizi. Come tali abbiamo la possibilità di scegliere con consapevolezza cosa, come e quando consumare, orientando così il mercato di cui siamo parti attive. In questo stesso mercato si inserisce e trova applicazione la politica del consumatore che possiede principalmente un fine sociale, ovvero quello di  sostenere i soggetti appartenenti alle fasce più deboli e svantaggiate, rapresentandoli e aiutandoli a far valere i loro diritti. 
A tal fine la Comunità Europea si è mossa per garantire che nella realizzazione e nella definizione delle altre politiche comunitarie si tenesse sempre conto delle esigenze di tutela dei consumatori con una clausola "trasversale" che ha lo scopo di garantire che i diritti dei consumatori vengano ampiamente rispettati.