Rimborso degli interessi illegittimi pagati sui mutui a tasso variabile legati all'Euribor 

I CONTRATTI di MUTUO il cui tasso corrispettivo è indicizzato sulla base dell'Euribor sono illegittimi e possono essere impugnati.

LA SENTENZA PUBBLICATA DALLA UNIONE EUROPEA RENDE NULLI I CONTRATTI ED OFFRE IL DIRITTO AL RISARCIMENTO AD UTENTI TRUFFATI DI MUTUI, PRESTITI, DERIVATI.

Gli utenti con mutuo variabile parametrato all’Euribor tra il primo settembre 2005 e il 31 marzo 2009 potrebbero ottenere il rimborso per interessi illegittimi. Tutto nasce da una sentenza del 2013 dell’Antitrust UE, da cui emerge una manipolazione dei tassi operata da alcuni gruppi bancari a danno dei mutuatari ed il cui testo, da poco svelato, potrebbe essere utilizzato per chiedere ed ottenere il risarcimento.

Tali contratti sono nulli per indeterminatezza relativa al tasso corrispettivo manipolato (applicazione art. 1284 c.c.) e per contrarietà dell'oggetto del contratto all'ordine pubblico ed economico (applicazione combinato disposto artt. 1418 2° comma e 1346 c.c.) ed alla banca va restituita la sola sorte capitale, al netto di ogni spesa e competenza, dilazionata secondo il piano di ammortamento allegato ai contratti. Ma non basta. Il mutuo si fonda su un tasso di riferimento (Euribor) stabilito da un soggetto collegato al ceto bancario e, dunque, ad una delle parti del contratto con conseguente nullità del negozio derivante dalla violazione dell'art. 2, lettera a), e dell'art. 3 della Legge n. 287 del 10/10/1990 - “Norme per la tutela della concorrenza e del marcato - ANTITRUST” - stabilisce all'art. 2 (Intese restrittive della libertà di concorrenza). La sentenza apre la strada alla possibilità di rimborso, per coloro che hanno sottoscritto o che avevano in corso, un mutuo o altra tipologia di finanziamento con tasso legato all’Euribor (prestiti, leasing…) nel periodo indicato.

Fin d'ora i contratti di prestiti indicizzati all'Euribor, sono irrimediabilmente nulli ed alla banca va restituita la sola sorte capitale, al netto di ogni spesa e competenza, dilazionata secondo il piano di ammortamento allegato ai contratti. Adusbef e Federconsumatori, ancora una volta faranno valere i diritti calpestati dei consumatori frodati da un cartello bancario protetto da contigui e pasciuti vigilanti, sulla pelle delle famiglie.

Possono essere risarciti gli interessi entro dieci anni dalla data di fine pagamento del mutuo. Quindi, è fondamentale controllare le date di stipula e di scadenza del contratto.